Libri
Questi sono i libri che ho letto per nell'anno: 2025
Il ritorno di Rachel Price
Autore: Holly Jackson
Autore: Holly Jackson

L'uomo duplicato
Autore: José Saramago
Autore: José Saramago

Ho acquistato questo libro perché era tra quelli in offerta, sono stato attratto dal titolo e dalla sua descrizione.
Appena ho iniziato a leggerlo ho avuto uno shock! Trattandosi di un'edizione economica le pagine erano scritte molto fitte e questo non ha sicuramente aiutato ma quello che più mi ha sconvolto è lo stile narrativo; mai visto niente di simile prima: frasi lunghissime, interminabili, dialoghi senza virgolette scritti di seguito con una sola lettera maiuscola per far capire che sta cambiando l'interlocutore, nessun punto di domanda o punto esclamativo!
Spesso l'autore si rivolge al lettore, spesso fa riferimento esplicito al testo che ha scritto spiegando perché lo ha fatto, esce e rientra dalla narrazione in modo sfacciato.Non so cosa mi abbia spinto a continuare, forse perché sulla copertina ho letto che l'autore aveva ricevuto il premio nobel per la letteratura e volevo vedere dove andasse a parare.
Devo ammettere però che non molto dopo ho cominciato ad apprezzare lo stile. Le frasi interminabili sono diventate per me un oggetto di culto, quelle più lunghe le ho rilette più volte. Ho provato a leggerne una ad alta voce e registrare l'audio…quasi un minuto!
Mi sono immaginato a fare l'analisi logica di quelle frasi…un incubo ma ho imparato ad apprezzare la maestria con cui sono state concepite.
Ma veniamo alla vicenda.
Il professore di storia Tertuliano Máximo Alfonso (e per tutto il libro ogni volta che ci si riferisce a lui l'autore specifica per intero tutti questi nomi!) si lascia convincere dal collega di matematica a guardare un film. Nel corso della visione accade una cosa strana: in una scena qualunque ambientata in un hotel il professore si accorge che l'attore (una comparsa) che interpreta il ruolo di receptionist assomiglia a lui o, meglio, assomiglia a lui quando aveva i baffi. Approfondendo si accorge che il film è stato girato quattro anni prima che è appunto quando il professore portava i baffi uguali all'attore.
Da qui inizia tutto e la vicenda in sé ha delle connotazioni un po' assurde ma devo dire che ti prende e ti invoglia ad andare avanti.
Il libro ha un livello di lettura che va oltre la semplice narrativa e che non sono sicuro di aver compreso a fondo. Ho dovuto fare qualche ricerca per meglio capire da altri lettori e ho capito che si tratta di una riflessione sull'individuo inteso come unico, singolare. La vicenda descritta mette proprio in crisi l'identità attraverso la presenza di un “duplicato”, una situazione che diventa per il protagonista ingestibile. E' in questo modo che l'autore invita a riflettere su quanto sia fragile l'idea di individuo e quanto sia, al tempo stesso, importante.
Mi sento di suggerire questa lettura, mi sono dilungato solo per mettervi in guardia sul fatto che non è il solito libro ma credo che valga la pena leggerlo.
Personalmente cercherò di leggere anche altri testi dello stesso autore.
Appena ho iniziato a leggerlo ho avuto uno shock! Trattandosi di un'edizione economica le pagine erano scritte molto fitte e questo non ha sicuramente aiutato ma quello che più mi ha sconvolto è lo stile narrativo; mai visto niente di simile prima: frasi lunghissime, interminabili, dialoghi senza virgolette scritti di seguito con una sola lettera maiuscola per far capire che sta cambiando l'interlocutore, nessun punto di domanda o punto esclamativo!
Spesso l'autore si rivolge al lettore, spesso fa riferimento esplicito al testo che ha scritto spiegando perché lo ha fatto, esce e rientra dalla narrazione in modo sfacciato.Non so cosa mi abbia spinto a continuare, forse perché sulla copertina ho letto che l'autore aveva ricevuto il premio nobel per la letteratura e volevo vedere dove andasse a parare.
Devo ammettere però che non molto dopo ho cominciato ad apprezzare lo stile. Le frasi interminabili sono diventate per me un oggetto di culto, quelle più lunghe le ho rilette più volte. Ho provato a leggerne una ad alta voce e registrare l'audio…quasi un minuto!
Mi sono immaginato a fare l'analisi logica di quelle frasi…un incubo ma ho imparato ad apprezzare la maestria con cui sono state concepite.
Ma veniamo alla vicenda.
Il professore di storia Tertuliano Máximo Alfonso (e per tutto il libro ogni volta che ci si riferisce a lui l'autore specifica per intero tutti questi nomi!) si lascia convincere dal collega di matematica a guardare un film. Nel corso della visione accade una cosa strana: in una scena qualunque ambientata in un hotel il professore si accorge che l'attore (una comparsa) che interpreta il ruolo di receptionist assomiglia a lui o, meglio, assomiglia a lui quando aveva i baffi. Approfondendo si accorge che il film è stato girato quattro anni prima che è appunto quando il professore portava i baffi uguali all'attore.
Da qui inizia tutto e la vicenda in sé ha delle connotazioni un po' assurde ma devo dire che ti prende e ti invoglia ad andare avanti.
Il libro ha un livello di lettura che va oltre la semplice narrativa e che non sono sicuro di aver compreso a fondo. Ho dovuto fare qualche ricerca per meglio capire da altri lettori e ho capito che si tratta di una riflessione sull'individuo inteso come unico, singolare. La vicenda descritta mette proprio in crisi l'identità attraverso la presenza di un “duplicato”, una situazione che diventa per il protagonista ingestibile. E' in questo modo che l'autore invita a riflettere su quanto sia fragile l'idea di individuo e quanto sia, al tempo stesso, importante.
Mi sento di suggerire questa lettura, mi sono dilungato solo per mettervi in guardia sul fatto che non è il solito libro ma credo che valga la pena leggerlo.
Personalmente cercherò di leggere anche altri testi dello stesso autore.
Un omicidio inutile
Autore: Elizabeth George
Autore: Elizabeth George

Recensione in corso
A lei era piaciuto molto e mi sono incuriosito.
La vicenda è ambientata in negli Stati Uniti, più precisamente nello stato del New Hampshire. Racconta di Bel Price, una ragazza di diciotto anni che porta dentro di sé una grande ferita: quando era piccolissima, sua madre Rachel è scomparsa nel nulla lasciandola sul sedile posteriore dell'automobile dove è stata ritrovata da un professore del college locale.
Da allora nessuno ha più visto Rachel, e tutti hanno sempre dato per scontato che fosse morta.
Bel è cresciuta con il padre senza sapere chi fosse sua madre e questa sparizione per lei è come un fantasma che non l'ha mai abbandonata. Lo stesso per la sua famiglia che è rimasta segnata.
Un giorno i Price accettano di partecipare alla produzione di un documentario che vuole raccontare la misteriosa scomparsa di Rachel. Bel è riluttante; non vuole rivivere davanti alle telecamere un passato doloroso e affrontare nuovamente una storia che avrebbe preferito lasciare sepolta. Ma la famiglia vede nel documentario un'occasione importante per ottenere visibilità e, probabilmente, un buon compenso e dunque Bel non ha molta scelta.
L'attenzione mediatica riporta la vicenda sotto gli occhi di tutti… e proprio allora succede l'impossibile: Rachel ricompare, viva, dopo sedici anni!
Per la famiglia dovrebbe essere un miracolo, ma per Bel non è così semplice. Quella donna che dice di essere sua madre è davvero chi sembra? Perché è tornata solo adesso? E soprattutto, dov'è stata per tutto quel tempo?
Man mano che il documentario procede, segreti, bugie e verità nascoste cominciano a venire a galla. Bel si ritrova così coinvolta in un intricato gioco di fiducia e sospetto, in cui deve capire di chi può fidarsi e cosa è davvero accaduto il giorno della scomparsa di Rachel.
È un thriller psicologico che alterna tensione, colpi di scena e riflessioni molto intime sul rapporto madre-figlia, sulla memoria e sul peso delle verità taciute in famiglia.
È un libro scritto per i ragazzi si legge molto volentieri e risulta avvincente al punto che l'ho letto in pochi giorni nonostante un discreto numero di pagine (oltre 500).
Consiglio questa lettura.