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Questi sono i libri che ho letto per l'autore: Ilaria Vitali

La casa ai confini del tempo
Autore: Ilaria Vitali
 
La casa ai confini del tempo
La protagonista del racconto è Zoe Merlante, una ragazzina di undici anni che trascorre l'estate nella casa dei nonni nella Pianura Padana vicino ad un grande fiume (anche se non viene mai nominato, sembrerebbe trattarsi del fiume Po).
Si ritrova in questa casa con la madre, recentemente separata dal marito.
È la prima estate che Zoe passa solo con mamma con la quale non si può dire avere una vera e propria sintonia. La mamma è spesso assorta e distratta e, forse per colmare il vuoto lasciato dall'assenza del padre, Zoe pone la sua attenzione sugli oggetti antichi che abitano la casa. Si convince che le “cose” stiano cercando di comunicarle qualcosa. Per questo tiene nella dovuta considerazione fatti come: caffettiere che “sanguinano”, tappeti che si spostano, vasi che cadono, chiavi che spariscono misteriosamente dalla serratura, statuette meteo sfaticate, ecc.
Il fatto è che non riesce a capire quale sia il messaggio che vogliono comunicarle!

A fare compagnia a Zoe, in questo posto desolato, c'è Lorenzo il figlio dei vicini di casa, della casa treno, come la chiama Zoe per la dislocazione in linea delle diverse abitazioni.
Sull'altro “binario”, a poca distanza, un campo di nomadi dove c'è Muja, un ragazzino con cui Zoe ingaggia un dialogo fatto solo di sguardi con Mujo. Entrambi si dilettano in prestazioni atletiche, in particolare a Zoe piace mettersi a testa in giù e guardare il mondo allo stesso modo di come lo fa l'erba.

Zoe e Lorenzo, invece, trascorrono molto tempo insieme; vanno anche ad esplorare la vecchia casa del papà di Zoe, dove rinvengono diversi ricordi della famiglia. Non possono però raccontare di essere stati lì, perché non gli è consentito andarci. Anche per questo Zoe nasconde un braccialetto che ha ritrovato in un vecchio cassetto di una stanza. Questo oggetto le ricorda suo padre e così decide di tenerlo.
Nel corso dell'estate, si aggiunge alla combriccola Marta, la cugina di Zoe, una ragazza adolescente che si trova, controvoglia, a dover passare alcuni giorni nella casa di campagna dei nonni.
Inizialmente la ragazza si isola ascoltando il suo uolcman (come lo chiama Zoe). Successivamente il rapporto tra le due ragazze prende forma pur non diventando una reale amicizia.
Ogni tanto compaiono sulla scena delle macchine di Carabinieri che consegnano delle buste gialle alla mamma di Zoe, cosa contengano non si sa.

La storia è ambientata agli inizi degli anni Novanta e ci sono svariati riferimenti a fatti dell'epoca (Tangentopoli, la strage di via d'Amelio, le olimpiadi di Barcellona, ecc..). Non esistono i cellulari - anche se la mamma di Zoe desidererebbe tanto un telefono che si può tenere in tasca e portare sempre con sé – la musica si ascolta in cassetta o con i dischi nello stereo di casa, come fa Carlo il papà di Lorenzo.

È un modo un po' fatato, almeno per chi come me ricorda con nostalgia quei tempi.

La vicenda narrata rappresenta la fase di passaggio di Zoe dalla fanciullezza all'adolescenza con l'estate e la casa dei nonni che le fanno da ponte. Dovrà scontrarsi con le paure tipiche di questa età e arriverà a scoprire cose di sé che non sapeva…

Un libro breve che si legge tutto d'un fiato anche perchè Zoe è un personaggio vivo, simpatico che entra subito nel cuore. È lei che descrive la vicenda usando le sue parole e basandosi sulla sua personale ed originale visuale del mondo.
Non so dire come sono arrivato a questo libro ma l'ho trovato delicato e gradevole e ne consiglio la lettura.