Libri

Questi sono i libri che ho letto per l'autore: José Saramago

L'uomo duplicato
Autore: José Saramago
 
L'uomo duplicato
Ho acquistato questo libro perché era tra quelli in offerta, sono stato attratto dal titolo e dalla sua descrizione.

Appena ho iniziato a leggerlo ho avuto uno shock! Trattandosi di un'edizione economica le pagine erano scritte molto fitte e questo non ha sicuramente aiutato ma quello che più mi ha sconvolto è lo stile narrativo; mai visto niente di simile prima: frasi lunghissime, interminabili, dialoghi senza virgolette scritti di seguito con una sola lettera maiuscola per far capire che sta cambiando l'interlocutore, nessun punto di domanda o punto esclamativo!

Spesso l'autore si rivolge al lettore, spesso fa riferimento esplicito al testo che ha scritto spiegando perché lo ha fatto, esce e rientra dalla narrazione in modo sfacciato.Non so cosa mi abbia spinto a continuare, forse perché sulla copertina ho letto che l'autore aveva ricevuto il premio nobel per la letteratura e volevo vedere dove andasse a parare.

Devo ammettere però che non molto dopo ho cominciato ad apprezzare lo stile. Le frasi interminabili sono diventate per me un oggetto di culto, quelle più lunghe le ho rilette più volte. Ho provato a leggerne una ad alta voce e registrare l'audio…quasi un minuto!
Mi sono immaginato a fare l'analisi logica di quelle frasi…un incubo ma ho imparato ad apprezzare la maestria con cui sono state concepite.

Ma veniamo alla vicenda.

Il professore di storia Tertuliano Máximo Alfonso (e per tutto il libro ogni volta che ci si riferisce a lui l'autore specifica per intero tutti questi nomi!) si lascia convincere dal collega di matematica a guardare un film. Nel corso della visione accade una cosa strana: in una scena qualunque ambientata in un hotel il professore si accorge che l'attore (una comparsa) che interpreta il ruolo di receptionist assomiglia a lui o, meglio, assomiglia a lui quando aveva i baffi. Approfondendo si accorge che il film è stato girato quattro anni prima che è appunto quando il professore portava i baffi uguali all'attore.

Da qui inizia tutto e la vicenda in sé ha delle connotazioni un po' assurde ma devo dire che ti prende e ti invoglia ad andare avanti.

Il libro ha un livello di lettura che va oltre la semplice narrativa e che non sono sicuro di aver compreso a fondo. Ho dovuto fare qualche ricerca per meglio capire da altri lettori e ho capito che si tratta di una riflessione sull'individuo inteso come unico, singolare. La vicenda descritta mette proprio in crisi l'identità attraverso la presenza di un “duplicato”, una situazione che diventa per il protagonista ingestibile. E' in questo modo che l'autore invita a riflettere su quanto sia fragile l'idea di individuo e quanto sia, al tempo stesso, importante.

Mi sento di suggerire questa lettura, mi sono dilungato solo per mettervi in guardia sul fatto che non è il solito libro ma credo che valga la pena leggerlo.
Personalmente cercherò di leggere anche altri testi dello stesso autore.