Libri
Questi sono gli ultimi 5 libri che ho letto ordinati dal più al meno recente
Una casa perfetta
Autore: Ben H. Winters
Autore: Ben H. Winters
Insoliti sospetti
Autore: Salvo Toscano
Autore: Salvo Toscano
Il romanzo è ambientato in una Palermo di inizio millennio, una città viva e ben descritta dove Onofrio Palillo, un uomo di mezza età, viene scarcerato dopo essere stato ingiustamente detenuto con l'accusa di omicidio.
Il giornalista Fabrizio Corsaro, cronista di nera ed ex dongiovanni, vuole intervistarlo per fargli raccontare la sua odissea giudiziaria. Prende un appuntamento e si reca a casa sua ma lo trova morto, ucciso con tredici coltellate.
A causa di una serie di coincidenze sfortunate, gli inquirenti iniziano a sospettare che Fabrizio stesso possa essere l'assassino.
Il fratello di Fabrizio, Roberto, è un avvocato penalista e toccherà a lui cercare di scagionare Fabrizio.
Roberto collabora anche con il vicequestore Domenico Fisichella, un uomo con un passato difficile (è ex capo della Omicidi e ha problemi con l'alcol) e “parcheggiato” all'ufficio passaporti. Scavano nel passato di Palillo e scoprono segreti che cambiano la percezione dell'intera vicenda.
La narrazione è alternata tra i punti di vista di Fabrizio e Roberto, il che offre un ritratto dettagliato dei due fratelli e delle loro personalità molto diverse. Non mancano momenti di introspezione, per esempio quando Roberto riflette sulla fede, l'esistenza e la giustizia all'interno di una chiesa.
Il finale è ben costruito e chiude il cerchio sui segreti e sulle colpe.
Personalmente non ho apprezzato molto lo stile narrativo che vede i capitoli alternarsi tra il punto di vista di Fabrizio e quello di Roberto. Questa cosa mi ha causato talvolta un po' di confusione facendomi confondere i due personaggi sebbene molto diversi tra loro.
Sebbene non possa considerarla una delle mie letture preferite, mi sento ugualmente di consigliare questo libro a chi ama i thriller dove gli ambienti sono ben descritti e che non disdegna momenti di riflessione.
Il giornalista Fabrizio Corsaro, cronista di nera ed ex dongiovanni, vuole intervistarlo per fargli raccontare la sua odissea giudiziaria. Prende un appuntamento e si reca a casa sua ma lo trova morto, ucciso con tredici coltellate.
A causa di una serie di coincidenze sfortunate, gli inquirenti iniziano a sospettare che Fabrizio stesso possa essere l'assassino.
Il fratello di Fabrizio, Roberto, è un avvocato penalista e toccherà a lui cercare di scagionare Fabrizio.
Roberto collabora anche con il vicequestore Domenico Fisichella, un uomo con un passato difficile (è ex capo della Omicidi e ha problemi con l'alcol) e “parcheggiato” all'ufficio passaporti. Scavano nel passato di Palillo e scoprono segreti che cambiano la percezione dell'intera vicenda.
La narrazione è alternata tra i punti di vista di Fabrizio e Roberto, il che offre un ritratto dettagliato dei due fratelli e delle loro personalità molto diverse. Non mancano momenti di introspezione, per esempio quando Roberto riflette sulla fede, l'esistenza e la giustizia all'interno di una chiesa.
Il finale è ben costruito e chiude il cerchio sui segreti e sulle colpe.
Personalmente non ho apprezzato molto lo stile narrativo che vede i capitoli alternarsi tra il punto di vista di Fabrizio e quello di Roberto. Questa cosa mi ha causato talvolta un po' di confusione facendomi confondere i due personaggi sebbene molto diversi tra loro.
Sebbene non possa considerarla una delle mie letture preferite, mi sento ugualmente di consigliare questo libro a chi ama i thriller dove gli ambienti sono ben descritti e che non disdegna momenti di riflessione.
Il silenzio del ghiaccio
Autore: Tess Gerritsen
Autore: Tess Gerritsen
Maura Isles è un medico legale del Boston Medical Examiner's Office. È soprannominata ‘La regina dei morti' per il suo approccio razionale, calmo e scientifico anche davanti ai casi più macabri.
Il suo lavoro la porta a partecipare ad un convegno in Wyoming dove incontra Douglas, un suo vecchio compagno di università di cui fatica a ricordarsi. Al contrario, lui ricorda tante cose di lei e la loro sintonia cresce velocemente al punto che lui la invita ad unirsi al suo gruppo il giorno successivo per una sciata in compagnia.
La gita ha inizio in un'atmosfera gioiosa, oltre a Doug ci sono: la figlia tredicenne Grace, Arlo ed Elaine, una coppia. L'arrivo di una bufera di neve, però, li sorprende facendogli perdere la strada e rimanere impantanati nella neve alta. Decidono così di proseguire a piedi lungo la strada alla ricerca di un riparo.
Intorno a loro nessuna traccia di presenza umana, camminando finiscono in una piccola comunità isolata chiamata ‘Verrà il Regno'. Il villaggio appare subito inquietante: le case sono perfettamente integre, con cibo sul tavolo e oggetti lasciati come se gli abitanti fossero scomparsi all'improvviso. Non c'è elettricità, nessun mezzo, nessuna persona, nessuna rete cellulare disponibile. L'atmosfera è surreale!
Con il passare delle ore, Maura si rende conto che qualcosa di terribile è accaduto: animali morti, tracce di violenza, e un silenzio innaturale nel ghiaccio. La tempesta imperversa e li isola completamente rendendo vani i tentativi di ripercorrere al contrario la strada per cercare qualcuno.
Il gelo e la fame mettono a rischio il gruppo.
Nel frattempo, a Boston, la detective Jane Rizzoli viene informata che il corpo carbonizzato di una donna è stato ritrovato: tutto sembra indicare che sia Maura, scomparsa da giorni. Jane, però, non accetta questa versione e parte per il Wyoming, convinta che l'amica sia ancora viva.
Parte un'indagine che ha dell'inverosimile, qualcuno si oppone alla ricerca dei soggetti e porta gli investigatori fuori strada.
Ma perché? Che cosa si nasconde in quella tranquilla località ?
Gerritsen costruisce una tensione crescente con maestria: l'ambiente gelido, il silenzio irreale, gli indizi di una fuga precipitosa degli abitanti creano un senso di minaccia costante.
La parallela indagine di Jane Rizzoli aggiunge ritmo e profondità emotiva, mettendo in luce il legame tra le due protagoniste.
Gerritsen non punta su colpi di scena artificiosi, ma su una tensione continua e su personaggi ben costruiti, soprattutto Maura, qui più vulnerabile ma anche più determinata. Il risultato è un thriller solido, avvincente e ricco di inquietudine, perfetto per chi ama le storie ambientate in luoghi remoti e ostili.
Anche se molto lungo, il romanzo cattura fin dalla prima pagina e non lascia respiro fino alla fine.
Consiglio questa lettura.
Il suo lavoro la porta a partecipare ad un convegno in Wyoming dove incontra Douglas, un suo vecchio compagno di università di cui fatica a ricordarsi. Al contrario, lui ricorda tante cose di lei e la loro sintonia cresce velocemente al punto che lui la invita ad unirsi al suo gruppo il giorno successivo per una sciata in compagnia.
La gita ha inizio in un'atmosfera gioiosa, oltre a Doug ci sono: la figlia tredicenne Grace, Arlo ed Elaine, una coppia. L'arrivo di una bufera di neve, però, li sorprende facendogli perdere la strada e rimanere impantanati nella neve alta. Decidono così di proseguire a piedi lungo la strada alla ricerca di un riparo.
Intorno a loro nessuna traccia di presenza umana, camminando finiscono in una piccola comunità isolata chiamata ‘Verrà il Regno'. Il villaggio appare subito inquietante: le case sono perfettamente integre, con cibo sul tavolo e oggetti lasciati come se gli abitanti fossero scomparsi all'improvviso. Non c'è elettricità, nessun mezzo, nessuna persona, nessuna rete cellulare disponibile. L'atmosfera è surreale!
Con il passare delle ore, Maura si rende conto che qualcosa di terribile è accaduto: animali morti, tracce di violenza, e un silenzio innaturale nel ghiaccio. La tempesta imperversa e li isola completamente rendendo vani i tentativi di ripercorrere al contrario la strada per cercare qualcuno.
Il gelo e la fame mettono a rischio il gruppo.
Nel frattempo, a Boston, la detective Jane Rizzoli viene informata che il corpo carbonizzato di una donna è stato ritrovato: tutto sembra indicare che sia Maura, scomparsa da giorni. Jane, però, non accetta questa versione e parte per il Wyoming, convinta che l'amica sia ancora viva.
Parte un'indagine che ha dell'inverosimile, qualcuno si oppone alla ricerca dei soggetti e porta gli investigatori fuori strada.
Ma perché? Che cosa si nasconde in quella tranquilla località ?
Gerritsen costruisce una tensione crescente con maestria: l'ambiente gelido, il silenzio irreale, gli indizi di una fuga precipitosa degli abitanti creano un senso di minaccia costante.
La parallela indagine di Jane Rizzoli aggiunge ritmo e profondità emotiva, mettendo in luce il legame tra le due protagoniste.
Gerritsen non punta su colpi di scena artificiosi, ma su una tensione continua e su personaggi ben costruiti, soprattutto Maura, qui più vulnerabile ma anche più determinata. Il risultato è un thriller solido, avvincente e ricco di inquietudine, perfetto per chi ama le storie ambientate in luoghi remoti e ostili.
Anche se molto lungo, il romanzo cattura fin dalla prima pagina e non lascia respiro fino alla fine.
Consiglio questa lettura.
La casa ai confini del tempo
Autore: Ilaria Vitali
Autore: Ilaria Vitali
La protagonista del racconto è Zoe Merlante, una ragazzina di undici anni che trascorre l'estate nella casa dei nonni nella Pianura Padana vicino ad un grande fiume (anche se non viene mai nominato, sembrerebbe trattarsi del fiume Po).
Si ritrova in questa casa con la madre, recentemente separata dal marito.
È la prima estate che Zoe passa solo con mamma con la quale non si può dire avere una vera e propria sintonia. La mamma è spesso assorta e distratta e, forse per colmare il vuoto lasciato dall'assenza del padre, Zoe pone la sua attenzione sugli oggetti antichi che abitano la casa. Si convince che le “cose” stiano cercando di comunicarle qualcosa. Per questo tiene nella dovuta considerazione fatti come: caffettiere che “sanguinano”, tappeti che si spostano, vasi che cadono, chiavi che spariscono misteriosamente dalla serratura, statuette meteo sfaticate, ecc.
Il fatto è che non riesce a capire quale sia il messaggio che vogliono comunicarle!
A fare compagnia a Zoe, in questo posto desolato, c'è Lorenzo il figlio dei vicini di casa, della casa treno, come la chiama Zoe per la dislocazione in linea delle diverse abitazioni.
Sull'altro “binario”, a poca distanza, un campo di nomadi dove c'è Muja, un ragazzino con cui Zoe ingaggia un dialogo fatto solo di sguardi con Mujo. Entrambi si dilettano in prestazioni atletiche, in particolare a Zoe piace mettersi a testa in giù e guardare il mondo allo stesso modo di come lo fa l'erba.
Zoe e Lorenzo, invece, trascorrono molto tempo insieme; vanno anche ad esplorare la vecchia casa del papà di Zoe, dove rinvengono diversi ricordi della famiglia. Non possono però raccontare di essere stati lì, perché non gli è consentito andarci. Anche per questo Zoe nasconde un braccialetto che ha ritrovato in un vecchio cassetto di una stanza. Questo oggetto le ricorda suo padre e così decide di tenerlo.
Nel corso dell'estate, si aggiunge alla combriccola Marta, la cugina di Zoe, una ragazza adolescente che si trova, controvoglia, a dover passare alcuni giorni nella casa di campagna dei nonni.
Inizialmente la ragazza si isola ascoltando il suo uolcman (come lo chiama Zoe). Successivamente il rapporto tra le due ragazze prende forma pur non diventando una reale amicizia.
Ogni tanto compaiono sulla scena delle macchine di Carabinieri che consegnano delle buste gialle alla mamma di Zoe, cosa contengano non si sa.
La storia è ambientata agli inizi degli anni Novanta e ci sono svariati riferimenti a fatti dell'epoca (Tangentopoli, la strage di via d'Amelio, le olimpiadi di Barcellona, ecc..). Non esistono i cellulari - anche se la mamma di Zoe desidererebbe tanto un telefono che si può tenere in tasca e portare sempre con sé – la musica si ascolta in cassetta o con i dischi nello stereo di casa, come fa Carlo il papà di Lorenzo.
È un modo un po' fatato, almeno per chi come me ricorda con nostalgia quei tempi.
La vicenda narrata rappresenta la fase di passaggio di Zoe dalla fanciullezza all'adolescenza con l'estate e la casa dei nonni che le fanno da ponte. Dovrà scontrarsi con le paure tipiche di questa età e arriverà a scoprire cose di sé che non sapeva…
Un libro breve che si legge tutto d'un fiato anche perchè Zoe è un personaggio vivo, simpatico che entra subito nel cuore. È lei che descrive la vicenda usando le sue parole e basandosi sulla sua personale ed originale visuale del mondo.
Non so dire come sono arrivato a questo libro ma l'ho trovato delicato e gradevole e ne consiglio la lettura.
Si ritrova in questa casa con la madre, recentemente separata dal marito.
È la prima estate che Zoe passa solo con mamma con la quale non si può dire avere una vera e propria sintonia. La mamma è spesso assorta e distratta e, forse per colmare il vuoto lasciato dall'assenza del padre, Zoe pone la sua attenzione sugli oggetti antichi che abitano la casa. Si convince che le “cose” stiano cercando di comunicarle qualcosa. Per questo tiene nella dovuta considerazione fatti come: caffettiere che “sanguinano”, tappeti che si spostano, vasi che cadono, chiavi che spariscono misteriosamente dalla serratura, statuette meteo sfaticate, ecc.
Il fatto è che non riesce a capire quale sia il messaggio che vogliono comunicarle!
A fare compagnia a Zoe, in questo posto desolato, c'è Lorenzo il figlio dei vicini di casa, della casa treno, come la chiama Zoe per la dislocazione in linea delle diverse abitazioni.
Sull'altro “binario”, a poca distanza, un campo di nomadi dove c'è Muja, un ragazzino con cui Zoe ingaggia un dialogo fatto solo di sguardi con Mujo. Entrambi si dilettano in prestazioni atletiche, in particolare a Zoe piace mettersi a testa in giù e guardare il mondo allo stesso modo di come lo fa l'erba.
Zoe e Lorenzo, invece, trascorrono molto tempo insieme; vanno anche ad esplorare la vecchia casa del papà di Zoe, dove rinvengono diversi ricordi della famiglia. Non possono però raccontare di essere stati lì, perché non gli è consentito andarci. Anche per questo Zoe nasconde un braccialetto che ha ritrovato in un vecchio cassetto di una stanza. Questo oggetto le ricorda suo padre e così decide di tenerlo.
Nel corso dell'estate, si aggiunge alla combriccola Marta, la cugina di Zoe, una ragazza adolescente che si trova, controvoglia, a dover passare alcuni giorni nella casa di campagna dei nonni.
Inizialmente la ragazza si isola ascoltando il suo uolcman (come lo chiama Zoe). Successivamente il rapporto tra le due ragazze prende forma pur non diventando una reale amicizia.
Ogni tanto compaiono sulla scena delle macchine di Carabinieri che consegnano delle buste gialle alla mamma di Zoe, cosa contengano non si sa.
La storia è ambientata agli inizi degli anni Novanta e ci sono svariati riferimenti a fatti dell'epoca (Tangentopoli, la strage di via d'Amelio, le olimpiadi di Barcellona, ecc..). Non esistono i cellulari - anche se la mamma di Zoe desidererebbe tanto un telefono che si può tenere in tasca e portare sempre con sé – la musica si ascolta in cassetta o con i dischi nello stereo di casa, come fa Carlo il papà di Lorenzo.
È un modo un po' fatato, almeno per chi come me ricorda con nostalgia quei tempi.
La vicenda narrata rappresenta la fase di passaggio di Zoe dalla fanciullezza all'adolescenza con l'estate e la casa dei nonni che le fanno da ponte. Dovrà scontrarsi con le paure tipiche di questa età e arriverà a scoprire cose di sé che non sapeva…
Un libro breve che si legge tutto d'un fiato anche perchè Zoe è un personaggio vivo, simpatico che entra subito nel cuore. È lei che descrive la vicenda usando le sue parole e basandosi sulla sua personale ed originale visuale del mondo.
Non so dire come sono arrivato a questo libro ma l'ho trovato delicato e gradevole e ne consiglio la lettura.
La notte dei delitti
Autore: Eric Rickstad
Autore: Eric Rickstad
Siamo nella tranquilla cittadina di Canaan, nella provincia americana del Vermont, quando l'avvocato Jonathan Merryfield e la moglie Bethany sono fuori a cena mentre a casa loro la giovane adolescente Jessica Cumber fa da baby-sitter al loro figlio.
La serata non finisce nel migliore dei modi poiché, al loro ritorno, i coniugi intravedono una sagoma sgattaiolare via dalla casa mentre stanno parcheggiando la macchina.
È Bethany a ritrovare Jessica con il cranio sfracellato ed il bambino urlante nella camera al primo piano.
Intanto nel paese un processo giudiziario è causa di una spaccatura che divide la comunità in due fazioni. L'avvocato Merryfield è coinvolto in questo ed è nel mirino di chi non vede di buon occhio l'omosessualità, specialmente quella di Gregory e Scott, due clienti dell'avvocato.
Ad investigare sull'omicidio di Jessica c'è la detective Sonja Test ma il caso viene presto assegnato al detective North della polizia di stato del Vermont poiché, essendo in qualche modo collegato a persone influenti, tra cui l'avvocato Merryfield, la polizia locale potrebbe non gestire la cosa in modo imparziale.
Anche se l'indagine è formalmente assegnata a North, ben presto rientra in scena Sonja Test. Tra i due si crea una tensione professionale e personale poiché il primo è il razionale e metodico mentre la seconda più intuitiva: è quella che percepisce le emozioni e i legami nascosti.
La ricerca del colpevole è lunga ed estenuate, tra un abbaglio e un altro. Sono in troppi quelli che potrebbero aver avuto interesse a far fuori Jessica, anche solo per punire l'avvocato Merryfield.
Con il tempo Test e North capiscono che devono collaborare perché il caso di Jessica è più grande di entrambi e coinvolge l'intera comunità che nasconde segreti inconfessabili.
È un libro che si legge d'un fiato in quanto, la storia è molto avvincente e piena di colpi di scena. Il lettore è continuamente messo alla prova sulle proprie aspettative, non tutto è come sembra.
Il libro mi è piaciuto e ne consiglio la lettura.
La serata non finisce nel migliore dei modi poiché, al loro ritorno, i coniugi intravedono una sagoma sgattaiolare via dalla casa mentre stanno parcheggiando la macchina.
È Bethany a ritrovare Jessica con il cranio sfracellato ed il bambino urlante nella camera al primo piano.
Intanto nel paese un processo giudiziario è causa di una spaccatura che divide la comunità in due fazioni. L'avvocato Merryfield è coinvolto in questo ed è nel mirino di chi non vede di buon occhio l'omosessualità, specialmente quella di Gregory e Scott, due clienti dell'avvocato.
Ad investigare sull'omicidio di Jessica c'è la detective Sonja Test ma il caso viene presto assegnato al detective North della polizia di stato del Vermont poiché, essendo in qualche modo collegato a persone influenti, tra cui l'avvocato Merryfield, la polizia locale potrebbe non gestire la cosa in modo imparziale.
Anche se l'indagine è formalmente assegnata a North, ben presto rientra in scena Sonja Test. Tra i due si crea una tensione professionale e personale poiché il primo è il razionale e metodico mentre la seconda più intuitiva: è quella che percepisce le emozioni e i legami nascosti.
La ricerca del colpevole è lunga ed estenuate, tra un abbaglio e un altro. Sono in troppi quelli che potrebbero aver avuto interesse a far fuori Jessica, anche solo per punire l'avvocato Merryfield.
Con il tempo Test e North capiscono che devono collaborare perché il caso di Jessica è più grande di entrambi e coinvolge l'intera comunità che nasconde segreti inconfessabili.
È un libro che si legge d'un fiato in quanto, la storia è molto avvincente e piena di colpi di scena. Il lettore è continuamente messo alla prova sulle proprie aspettative, non tutto è come sembra.
Il libro mi è piaciuto e ne consiglio la lettura.







La proprietaria, la signora Scharfstein, appare da subito cordiale e disponibile, contribuendo alla sensazione che tutto sia finalmente al posto giusto.
Poco dopo il trasloco, però, la quiete si incrina. Nello studio Susan percepisce un odore acre e sgradevole che nessun altro sente. Inoltre, una mattina si sveglia con piccole ferite e macchie di sangue sul cuscino: segni che sembrano morsi di qualche insetto. Alex e la bambina non presentano nulla. Per sicurezza contattano un'esperta di disinfestazioni temendo la presenza delle cimici dei letti. La disinfestazione non rileva alcuna presenza dei fastidiosi insetti, eppure Susan continua a essere convinta che quella casa nasconda qualcosa di infestante, invisibile e ostile.
Mentre gli episodi si intensificano – pruriti, visioni fugaci, impressioni sempre più inquietanti – la relazione con Alex comincia a incrinarsi. Lui la vede stressata, irrazionale, forse instabile. La signora Scharfstein, nel frattempo, diventa sempre più presente, quasi invadente, insinuandosi nella quotidianità della famiglia e reagendo in modo ambiguo ai timori di Susan.
Isolata, poco creduta e sempre più ossessionata dall'idea di insetti nascosti, Susan entra in un vortice di dubbi: ciò che sta accadendo è reale o frutto della sua mente? La casa è davvero infestata, oppure è lei che sta perdendo il controllo? La tensione cresce fino a un punto di rottura in cui Susan dovrà dimostrare di non essere paranoica per salvare non solo la propria stabilità, ma anche la sua famiglia e la sua stessa identità.
Siamo di fronte ad un thriller psicologico che lavora sul confine tra percezione e realtà per sviluppare una spirale di crescente inquietudine. La figura della padrona di casa aggiunge una giusta dose di ambiguità che mette in discussione la credibilità di Susan.
Non ci sono grossi colpi di scena, se non nel finale, ma sussiste un crescendo costante che porta il lettore a condividere la paranoia della protagonista.
Personalmente l'ho letto volentieri e velocemente, tuttavia non lo annovererei tra i miei romanzi preferiti.