Libri
Questi sono gli ultimi 5 libri che ho letto ordinati dal più al meno recente
Delitto con l'inganno
Autore: Franco Matteucci
Autore: Franco Matteucci

L'uomo duplicato
Autore: José Saramago
Autore: José Saramago

Ho acquistato questo libro perché era tra quelli in offerta, sono stato attratto dal titolo e dalla sua descrizione.
Appena ho iniziato a leggerlo ho avuto uno shock! Trattandosi di un'edizione economica le pagine erano scritte molto fitte e questo non ha sicuramente aiutato ma quello che più mi ha sconvolto è lo stile narrativo; mai visto niente di simile prima: frasi lunghissime, interminabili, dialoghi senza virgolette scritti di seguito con una sola lettera maiuscola per far capire che sta cambiando l'interlocutore, nessun punto di domanda o punto esclamativo!
Spesso l'autore si rivolge al lettore, spesso fa riferimento esplicito al testo che ha scritto spiegando perché lo ha fatto, esce e rientra dalla narrazione in modo sfacciato.Non so cosa mi abbia spinto a continuare, forse perché sulla copertina ho letto che l'autore aveva ricevuto il premio nobel per la letteratura e volevo vedere dove andasse a parare.
Devo ammettere però che non molto dopo ho cominciato ad apprezzare lo stile. Le frasi interminabili sono diventate per me un oggetto di culto, quelle più lunghe le ho rilette più volte. Ho provato a leggerne una ad alta voce e registrare l'audio…quasi un minuto!
Mi sono immaginato a fare l'analisi logica di quelle frasi…un incubo ma ho imparato ad apprezzare la maestria con cui sono state concepite.
Ma veniamo alla vicenda.
Il professore di storia Tertuliano Máximo Alfonso (e per tutto il libro ogni volta che ci si riferisce a lui l'autore specifica per intero tutti questi nomi!) si lascia convincere dal collega di matematica a guardare un film. Nel corso della visione accade una cosa strana: in una scena qualunque ambientata in un hotel il professore si accorge che l'attore (una comparsa) che interpreta il ruolo di receptionist assomiglia a lui o, meglio, assomiglia a lui quando aveva i baffi. Approfondendo si accorge che il film è stato girato quattro anni prima che è appunto quando il professore portava i baffi uguali all'attore.
Da qui inizia tutto e la vicenda in sé ha delle connotazioni un po' assurde ma devo dire che ti prende e ti invoglia ad andare avanti.
Il libro ha un livello di lettura che va oltre la semplice narrativa e che non sono sicuro di aver compreso a fondo. Ho dovuto fare qualche ricerca per meglio capire da altri lettori e ho capito che si tratta di una riflessione sull'individuo inteso come unico, singolare. La vicenda descritta mette proprio in crisi l'identità attraverso la presenza di un “duplicato”, una situazione che diventa per il protagonista ingestibile. E' in questo modo che l'autore invita a riflettere su quanto sia fragile l'idea di individuo e quanto sia, al tempo stesso, importante.
Mi sento di suggerire questa lettura, mi sono dilungato solo per mettervi in guardia sul fatto che non è il solito libro ma credo che valga la pena leggerlo.
Personalmente cercherò di leggere anche altri testi dello stesso autore.
Appena ho iniziato a leggerlo ho avuto uno shock! Trattandosi di un'edizione economica le pagine erano scritte molto fitte e questo non ha sicuramente aiutato ma quello che più mi ha sconvolto è lo stile narrativo; mai visto niente di simile prima: frasi lunghissime, interminabili, dialoghi senza virgolette scritti di seguito con una sola lettera maiuscola per far capire che sta cambiando l'interlocutore, nessun punto di domanda o punto esclamativo!
Spesso l'autore si rivolge al lettore, spesso fa riferimento esplicito al testo che ha scritto spiegando perché lo ha fatto, esce e rientra dalla narrazione in modo sfacciato.Non so cosa mi abbia spinto a continuare, forse perché sulla copertina ho letto che l'autore aveva ricevuto il premio nobel per la letteratura e volevo vedere dove andasse a parare.
Devo ammettere però che non molto dopo ho cominciato ad apprezzare lo stile. Le frasi interminabili sono diventate per me un oggetto di culto, quelle più lunghe le ho rilette più volte. Ho provato a leggerne una ad alta voce e registrare l'audio…quasi un minuto!
Mi sono immaginato a fare l'analisi logica di quelle frasi…un incubo ma ho imparato ad apprezzare la maestria con cui sono state concepite.
Ma veniamo alla vicenda.
Il professore di storia Tertuliano Máximo Alfonso (e per tutto il libro ogni volta che ci si riferisce a lui l'autore specifica per intero tutti questi nomi!) si lascia convincere dal collega di matematica a guardare un film. Nel corso della visione accade una cosa strana: in una scena qualunque ambientata in un hotel il professore si accorge che l'attore (una comparsa) che interpreta il ruolo di receptionist assomiglia a lui o, meglio, assomiglia a lui quando aveva i baffi. Approfondendo si accorge che il film è stato girato quattro anni prima che è appunto quando il professore portava i baffi uguali all'attore.
Da qui inizia tutto e la vicenda in sé ha delle connotazioni un po' assurde ma devo dire che ti prende e ti invoglia ad andare avanti.
Il libro ha un livello di lettura che va oltre la semplice narrativa e che non sono sicuro di aver compreso a fondo. Ho dovuto fare qualche ricerca per meglio capire da altri lettori e ho capito che si tratta di una riflessione sull'individuo inteso come unico, singolare. La vicenda descritta mette proprio in crisi l'identità attraverso la presenza di un “duplicato”, una situazione che diventa per il protagonista ingestibile. E' in questo modo che l'autore invita a riflettere su quanto sia fragile l'idea di individuo e quanto sia, al tempo stesso, importante.
Mi sento di suggerire questa lettura, mi sono dilungato solo per mettervi in guardia sul fatto che non è il solito libro ma credo che valga la pena leggerlo.
Personalmente cercherò di leggere anche altri testi dello stesso autore.
Il ritorno di Rachel Price
Autore: Holly Jackson
Autore: Holly Jackson

Ero al mare quando ho finito di leggere un libro. Non avendo altro da leggere ma avendo ancora qualche giorno di vacanza, ho preso in prestito da mia figlia questo libro.
A lei era piaciuto molto e mi sono incuriosito.
La vicenda è ambientata in negli Stati Uniti, più precisamente nello stato del New Hampshire. Racconta di Bel Price, una ragazza di diciotto anni che porta dentro di sé una grande ferita: quando era piccolissima, sua madre Rachel è scomparsa nel nulla lasciandola sul sedile posteriore dell'automobile dove è stata ritrovata da un professore del college locale.
Da allora nessuno ha più visto Rachel, e tutti hanno sempre dato per scontato che fosse morta.
Bel è cresciuta con il padre senza sapere chi fosse sua madre e questa sparizione per lei è come un fantasma che non l'ha mai abbandonata. Lo stesso per la sua famiglia che è rimasta segnata.
Un giorno i Price accettano di partecipare alla produzione di un documentario che vuole raccontare la misteriosa scomparsa di Rachel. Bel è riluttante; non vuole rivivere davanti alle telecamere un passato doloroso e affrontare nuovamente una storia che avrebbe preferito lasciare sepolta. Ma la famiglia vede nel documentario un'occasione importante per ottenere visibilità e, probabilmente, un buon compenso e dunque Bel non ha molta scelta.
L'attenzione mediatica riporta la vicenda sotto gli occhi di tutti… e proprio allora succede l'impossibile: Rachel ricompare, viva, dopo sedici anni!
Per la famiglia dovrebbe essere un miracolo, ma per Bel non è così semplice. Quella donna che dice di essere sua madre è davvero chi sembra? Perché è tornata solo adesso? E soprattutto, dov'è stata per tutto quel tempo?
Man mano che il documentario procede, segreti, bugie e verità nascoste cominciano a venire a galla. Bel si ritrova così coinvolta in un intricato gioco di fiducia e sospetto, in cui deve capire di chi può fidarsi e cosa è davvero accaduto il giorno della scomparsa di Rachel.
È un thriller psicologico che alterna tensione, colpi di scena e riflessioni molto intime sul rapporto madre-figlia, sulla memoria e sul peso delle verità taciute in famiglia.
È un libro scritto per i ragazzi si legge molto volentieri e risulta avvincente al punto che l'ho letto in pochi giorni nonostante un discreto numero di pagine (oltre 500).
Consiglio questa lettura.
A lei era piaciuto molto e mi sono incuriosito.
La vicenda è ambientata in negli Stati Uniti, più precisamente nello stato del New Hampshire. Racconta di Bel Price, una ragazza di diciotto anni che porta dentro di sé una grande ferita: quando era piccolissima, sua madre Rachel è scomparsa nel nulla lasciandola sul sedile posteriore dell'automobile dove è stata ritrovata da un professore del college locale.
Da allora nessuno ha più visto Rachel, e tutti hanno sempre dato per scontato che fosse morta.
Bel è cresciuta con il padre senza sapere chi fosse sua madre e questa sparizione per lei è come un fantasma che non l'ha mai abbandonata. Lo stesso per la sua famiglia che è rimasta segnata.
Un giorno i Price accettano di partecipare alla produzione di un documentario che vuole raccontare la misteriosa scomparsa di Rachel. Bel è riluttante; non vuole rivivere davanti alle telecamere un passato doloroso e affrontare nuovamente una storia che avrebbe preferito lasciare sepolta. Ma la famiglia vede nel documentario un'occasione importante per ottenere visibilità e, probabilmente, un buon compenso e dunque Bel non ha molta scelta.
L'attenzione mediatica riporta la vicenda sotto gli occhi di tutti… e proprio allora succede l'impossibile: Rachel ricompare, viva, dopo sedici anni!
Per la famiglia dovrebbe essere un miracolo, ma per Bel non è così semplice. Quella donna che dice di essere sua madre è davvero chi sembra? Perché è tornata solo adesso? E soprattutto, dov'è stata per tutto quel tempo?
Man mano che il documentario procede, segreti, bugie e verità nascoste cominciano a venire a galla. Bel si ritrova così coinvolta in un intricato gioco di fiducia e sospetto, in cui deve capire di chi può fidarsi e cosa è davvero accaduto il giorno della scomparsa di Rachel.
È un thriller psicologico che alterna tensione, colpi di scena e riflessioni molto intime sul rapporto madre-figlia, sulla memoria e sul peso delle verità taciute in famiglia.
È un libro scritto per i ragazzi si legge molto volentieri e risulta avvincente al punto che l'ho letto in pochi giorni nonostante un discreto numero di pagine (oltre 500).
Consiglio questa lettura.
Prima di ucciderla
Autore: Elizabeth George
Autore: Elizabeth George

Recensione in corso
Homo Deus
Autore: Yuval Noah Harari
Autore: Yuval Noah Harari

Il libro è un'inquietante riflessione sull'uomo che parte da quello che è diventato per arrivare ad ipotizzare quello che diventerà.
È stato pubblicato nel 2017 ma io l'ho letto nel 2024. All'inizio ho perso un po' di fiducia poiché nelle prime parti del testo l'autore afferma che nella nostra epoca non assisteremo più a carestie, pestilenze ea guerre. Sappiamo, purtroppo, che non è così, che ci sono oltre un miliardo di persone che vivono in condizioni disastrose, e che il 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia del Coronavirus a cui è seguita la guerra Russia-Ucraina a cui si è aggiunta la guerra in Israele.
Ho deciso comunque di proseguire nella lettura e non ne sono affatto pentito.
l testo riflette sull'accelerazione tecnologica e scientifica che si è verificata a partire dalla metà del secolo scorso e che ha portato ad una nuova forma di religione basata sulla genetica, la robotica e la ricerca della conoscenza assoluta.
L'uomo di oggi è descritto come un essere seza limiti conoscitivi, che utilizza la scienza per migliorare la propria condizione fisica e mentale, e perseguire la felicità e la ricerca dell'immortalità. Dunque, il grande nemico è rappresentato dalla morte che viene considerata come un ostacolo al diritto alla vita.
Interessante anche la parte relativa al cervello umano che viene descritto, alla luce delle nuove conoscenze, come una centralina che controlla le percezioni e le azioni, mettendo in discussione il concetto di libero arbitrio e di coscienza. Si ipotizza, infatti, che uomini agiscano solo in base ad algoritmi, al pari una macchina ben programmata. Il nostro comportamento sarebbe dunque una pura risposta a degli stimoli. Anzi, noi stessi saremmo un algoritmo e, in quanto tale, sostituibili con qualcosa di più efficiente.
Siamo in pieno boom dell'Intelligenza Artificiale e stiamo effettivamente già constatando come alcune attività vengano già oggi svolte meglio da questa tecnologia.
Proseguendo in questa direzione, 'uomo rischia di diventare un accessorio, talvolta persino fastidioso. È come se, paradossalmente, si stesse lavorando per perfezionare tecnologie che pian piano (e forse neanche tanto piano) andranno a sostituire gli esseri biologici.
Interessante anche la conclusione del libro dove si prevede che all'umanesimo succederà il potenziale dualismo/scontro tra le due tecno-religioni del futuro: il tecno-umanesimo (potenziamento della mente umana per accedere ad esperienze sconosciute e a stati di coscienza oggi non familiari) e la religione dei dati, il datismo che considera l'universo solo come un flusso di dati che oggi l'uomo fatica a elaborare ma che in futuro saranno gestiti solo da entità non biologiche.
È un libro che vale la pena di leggere, magari non completamente credibile, ma utile a stimolare riflessioni e ad accrescere la nostra consapevolezza del mondo che ci circonda e di noi stessi.
È stato pubblicato nel 2017 ma io l'ho letto nel 2024. All'inizio ho perso un po' di fiducia poiché nelle prime parti del testo l'autore afferma che nella nostra epoca non assisteremo più a carestie, pestilenze ea guerre. Sappiamo, purtroppo, che non è così, che ci sono oltre un miliardo di persone che vivono in condizioni disastrose, e che il 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia del Coronavirus a cui è seguita la guerra Russia-Ucraina a cui si è aggiunta la guerra in Israele.
Ho deciso comunque di proseguire nella lettura e non ne sono affatto pentito.
l testo riflette sull'accelerazione tecnologica e scientifica che si è verificata a partire dalla metà del secolo scorso e che ha portato ad una nuova forma di religione basata sulla genetica, la robotica e la ricerca della conoscenza assoluta.
L'uomo di oggi è descritto come un essere seza limiti conoscitivi, che utilizza la scienza per migliorare la propria condizione fisica e mentale, e perseguire la felicità e la ricerca dell'immortalità. Dunque, il grande nemico è rappresentato dalla morte che viene considerata come un ostacolo al diritto alla vita.
Interessante anche la parte relativa al cervello umano che viene descritto, alla luce delle nuove conoscenze, come una centralina che controlla le percezioni e le azioni, mettendo in discussione il concetto di libero arbitrio e di coscienza. Si ipotizza, infatti, che uomini agiscano solo in base ad algoritmi, al pari una macchina ben programmata. Il nostro comportamento sarebbe dunque una pura risposta a degli stimoli. Anzi, noi stessi saremmo un algoritmo e, in quanto tale, sostituibili con qualcosa di più efficiente.
Siamo in pieno boom dell'Intelligenza Artificiale e stiamo effettivamente già constatando come alcune attività vengano già oggi svolte meglio da questa tecnologia.
Proseguendo in questa direzione, 'uomo rischia di diventare un accessorio, talvolta persino fastidioso. È come se, paradossalmente, si stesse lavorando per perfezionare tecnologie che pian piano (e forse neanche tanto piano) andranno a sostituire gli esseri biologici.
Interessante anche la conclusione del libro dove si prevede che all'umanesimo succederà il potenziale dualismo/scontro tra le due tecno-religioni del futuro: il tecno-umanesimo (potenziamento della mente umana per accedere ad esperienze sconosciute e a stati di coscienza oggi non familiari) e la religione dei dati, il datismo che considera l'universo solo come un flusso di dati che oggi l'uomo fatica a elaborare ma che in futuro saranno gestiti solo da entità non biologiche.
È un libro che vale la pena di leggere, magari non completamente credibile, ma utile a stimolare riflessioni e ad accrescere la nostra consapevolezza del mondo che ci circonda e di noi stessi.
Siamo nel paesino di Valdiluce e il racconto comincia narrando i fatti di 15 anni prima con particolare riferimento alla nascente relazione sentimentale tra Marzio Santoni e la bellissima Clara Meynet. I due giovani faticano a palesare il loro reciproco interesse fino a che un evento pone fine alla situazione: Clara scompare e non viene mai più ritrovata!
Inutili le ricerche del ragazzo, soprannominato “Lupo Bianco” per la sua propensione alla natura e la vita all'aria aperta, e nemmeno quelle della polizia con cui lui collabora.
I sospetti cadono sul nonno della ragazza, con cui lei conviveva, anch'esso scomparso misteriosamente e ritrovato poi impiccato.
È un inverno molto freddo e nevoso a Valdiluce e l'ispettore Santoni – sì perché negli anni Lupo Bianco è diventato ispettore - si trova a dover indagare proprio sull'evento che quindici anni prima ha sconvolto la sua esistenza e che ancora rappresenta un cruccio per tutti.
Santoni ed il suo fedele collaboratore Kristal Beretta cominciano col recuperare notizie su come avvennero i fatti cercando testimonianze, documenti e ricordi.
Durante le indagini, nonostante una certa ritrosia a collaborare da parte degli abitanti del paese, una serie di eventi convincono l'ispettore ad avventurarsi nelle viscere del monte Sassone. Si tratta di un luogo dimenticato da decenni dove, in passato, si trovava un albergo oramai abbandonato e deteriorato dagli eventi atmosferici intensi che si presentano in quota.
Questi eventi atmosferici attirano l'attenzione di Santoni che trova il coraggio di affrontare luoghi pericolosi mettendo a rischio la sua stessa vita.
Ma cosa si nasconde nei cunicoli naturali del monte? Che cosa provoca quegli eventi atmosferici improvvisi? Cosa si nasconde nell'osservatorio militare collocato sul monte stesso?
È il secondo libro che leggo di questo autore. Mi è piaciuto, si tratta di una lettura avvincente che si “beve” tutta d'un fiato. Consiglio questo libro.